Abuso di benzodiazepine, cosa fare?

“Dottoressa buongiorno, ho assunto erroneamente 3 compresse di tranquillante invece delle solite due. Che cosa devo fare? Che rischio c’è per la mia salute?”

Una domanda questa non poco frequente in farmacia. Allora ci è sembrato utile per prima cosa fornire informazioni generali sull’uso di questi farmaci, più precisamente chiamati benzodiazepine, nonché consigli dettagliati che rispondano alla domanda posta dal nostro paziente/cliente.

Và premesso che l’uso di questi farmaci è ormai dilagante anche in Italia, ed ha ormai raggiunto un allineamento con il loro impiego nel resto del mondo. L’aumento della prescrizione di benzodiazepine è probabilmente riconducibile ad un marcato aumento della patologia da stress, insonnia, sindromi nevrotiche e ansioso-depressive. Non solo. Anche l’ampia “offerta” sul mercato di sostanze psicoattive di questo tipo, e lo scarso controllo da parte degli operatori sanitari possono portare ad un vero e proprio abuso delle stesse.

Osservandole più da vicino, indipendentemente dalla loro potenza, velocità di eliminazione e durata dell’effetto, l’azione esercitata sull’organismo è la stessa per tutte le molecole appartenenti a questa categoria, sia che vengano prescritte come ansiolitici, come ipnotico-riducenti o come anticonvulsivanti.

Dal punto di vista terapeutico, alleviano gli stati d’ansia, favoriscono il sonno, rilassano la muscolatura, arrestano l’insorgere di attacchi e convulsioni e riducono la memoria a breve termine nel pretrattamento per interventi chirurgici. Ma quali sono i loro effetti collaterali? Per citarne alcuni, troviamo eccessiva sedazione, che chiaramente è un’estensione dose-dipendente dell’effetto sedativo/ipnotico di queste sostanze; danni alla memoria; depressione e ottundimento emotivo; effetti stimolanti paradossali, ossia un incremento degli stati ansiosi, insonnia, incubi e irritabilità.

Quello che maggiormente bisogna evitare durante un trattamento con benzodiazepine è l’instaurarsi di tolleranza e dipendenza. La tolleranza a molti degli effetti delle benzodiazepine si sviluppa con l’uso continuativo: la dose iniziale a poco a poco ha meno effetto ed è necessario assumere una dose sempre maggiore di farmaco per riuscire ad ottenere l’effetto iniziale.

Questo spesso ha portato i medici ad incrementare il dosaggio precedentemente prescritto o ad associare un altro tipo di benzodiazepina. Per quanto riguarda la dipendenza, le benzodiazepine sono potenzialmente farmaci che producono assuefazione: la dipendenza psicologica e quella fisica si possono instaurare entro alcune settimane o mesi dall’uso continuativo o ripetuto. Ora che abbiamo un quadro più chiaro sull’uso e l’abuso di queste sostanze, cosa consigliamo al nostro paziente?

Sicuramente di non assumere altra compressa per la giornata. Lo avviseremo che con molta probabilità accuserà maggiore sonnolenza e astenia. In caso di malessere, consultare immediatamente il
medico.

Dott.ssa Eleonora Teti

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